Un solo concerto rock o un'unica partita allo stadio potrebbero bastare per provocare danni permanenti all'udito. Lo sostiene una nuova linea di studi secondo i quali una singola esposizione a rumori forti - ma non necessariamente assordanti - può provocare la morte di alcune terminazioni non isolate delle fibre nervose che connettono l'orecchio interno al cervello
Uno studio condotto negli ultimi cinque anni sugli animali - e alcuni nuovi dati provenienti dalla ricerca sull'uomo - stanno ribaltando storiche convinzioni sulla perdita dell'udito. In precedenza si credeva che l'unico effetto indesiderato dell'esposizione a rumori come quelli di una partita di calcio fosse la fastidiosa sensazione temporanea di avere le orecchie tappate, ma che in seguito le funzioni uditive tornassero quasi o del tutto normali.
Un'unica esposizione a rumori forti ma non assordanti potrebbe essere sufficiente a provocare un danno irreparabile ai nervi del sistema uditivo. Questo è il messaggio di una nuova linea di ricerca che potrebbe spiegare perché molte persone, specialmente con il passar degli anni, fanno fatica a isolare una conversazione dalla barriera del rumore di fondo, che è una...
Sentire la musica ad alto volume non fa bene all'udito!
"Abbassate il volume o rischiate di diventare sordi come me. Senza volerlo ho contribuito a inventare e definire un tipo di musica che può danneggiare l'udito". Parlava così, nel 2006, il chitarrista degli Who Pete Townshend, lanciando alla 'generazione iPod' il suo appello-confessione.
Non certo un caso isolato, il suo, se si pensa che secondo una recente ricerca audiologica condotta in Nuova Zelanda, più della metà dei musicisti adulti lamenta un deficit uditivo.
Il livello sonoro di un'orchestra sinfonica a pieno regime è intorno ai 110 decibel, ben superiore al rumore prodotto dal passaggio di una metropolitana (circa 90 decibel) o da un martello pneumatico (100 decibel a una distanza di 3 metri), spiegano gli esperti audiologi .
E così, nella storia della musica passata e recente, sono molti i 'vip del pentagramma' a soffrire di udito debole: da Beethoven a Sting, da Phil Collins a Eric Clapton.
Ma anche alcuni cantanti italiani hanno rivelato di non sentirci benissimo. Ad esempio Gino Paoli, che dichiarò di essere "vittima di una vita trascorsa accanto agli amplificatori". Mentre per Red Canzian, bassista dei Pooh, "tutti i musicisti figli del beat oggi hanno problemi di...